Provare per credere!
Possiamo considerare Aiazzone l’antesignano delle moderne televendite?
Quando parliamo di televendite in Italia non possiamo non ricordare il mitico Giorgio Aiazzone!
Il format delle televendite Aiazzone era basato sulla presenza di un sorridente Telearredatore vestito sempre con l’abito della festa.
Gli italiani, da nord a sud, per anni sono stati contagiati dall’incessante ottimismo, dalla gioventù rampante, dalla convinzione di poter conquistare tutto, che veniva esternata in ogni televendita.
Aiazzone preparava quotidianamente aste televisive e televendite per il mobilificio e ne curava personalmente anche il look.
La presenza di testimonial eccellenti, accumunati dall’aver avuto successo proprio grazie a questo genere di trasmissioni, di un Jingle facilmente orecchiabile e della quasi eccessiva ripetizione nei break pubblicitari delle emittenti locali sono elementi chiaramente presi dal genere dello spot.
Anche se non si può definire, attraverso il teleschermo e il telefono, un vero e proprio negozio giuridico, come nella televendita vera e propria di cui si parla oggi, al telespettatore venivano fornite molte informazioni commerciali, anche dettagliate sui vari articoli presentati.
L’’interazione tra testimonial e telespettatore era alla base della televendita.
E’ molto interessante focalizzare l’attenzione anche sul linguaggio: linguaggio nuovo nato rivisitando e miscelando linguaggi antichi come quelli dell’avanspettacolo, della commedia dell’arte, dei gerghi di falegnami e agenti immobiliari e dei tic linguistici degli imbonitori da festa paesana.
Vero must del linguaggio Aiazzone è l’uso quasi ossessivo di slogan: basti pensare al Provare per credere, al Dite che vi manda Guido Angeli o ancora Al sabato la grande festa! oltre il notissimo in tutt’Italia, isole comprese.
Il caso di Aiazzone ha dimostrato come la televisione commerciale potesse favorire la creazione di forme di circolazione nazionale, sia delle merci che dei potenziali acquirenti, anche in settori del consumo e del gusto prima dominate dalla dimensione regionale o anche subregionale.